Quando è possibile fruire dell’IVA Agevolata al 10% per gli interventi in edilizia?

IVA agevolata 10% per interventi edilizi e/o finalizzati al risparmio energetico in immobili residenziali esistenti

VALIDITÀ: permanente.

Quando è possibile fruire dell’IVA agevolata al 10% per gli interventi in edilizia?
 
La risposta è articolata, dato che in Italia abbiamo diverse tipologie di IVA al 10%.
 
Tale aliquota, infatti, in edilizia risulta applicabile – seppur in modo diverso – agli interventi di:
–  MANUTENZIONE ORDINARIA e STRAORDINARIA,
–  RISTRUTTURAZIONE,
effettuati su fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata e relative pertinenze.
 
È prevista, inoltre, un’aliquota al 10% specifica per i PANNELLI SOLARI (termici e fotovoltaici).
 
N.B. L’applicazione dell’IVA ridotta è prevista solo nella fase finale (es. rapporto tra venditore ed utente privato) di commercializzazione dei beni ed è subordinata al rilascio di una Dichiarazione da parte dell’acquirente circa la utilizzazione dei beni stessi. L’aliquota 10% è applicabile anche alle relative prestazioni di posa in opera (manodopera) da parte dell’installatore, ovvero il cosiddetto soggetto cedente.
 
Vediamo nel dettaglio le tre tipologie.
 

IVA AGEVOLATA PER MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA

Trattasi appunto di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria (di cui all’art. 3, lett. ‘a)’ e ‘b)’ del D.P.R. 380/01), effettuati su fabbricati a prevalente destinazione abitativa privata e relative pertinenze.

Il riferimento di legge è l’art.7, L.488/99 e successive modificazioni.

Gli interventi di manutenzione ordinaria sono agevolabili solo se realizzati sulle ‘parti comuni’ di edifici condominiali (es. centrale termica), mentre quelli di manutenzione straordinaria (es. sostituzione del generatore di calore) possono riguardare anche le singole unità immobiliari.

Questo tipo di agevolazione, oltre alla prestazione d’opera, può comprendere anche i beni finiti e le materie prime e semilavorate, con limitazioni però per i ‘beni di valore significativo’ (es. caldaie, apparecchiature di condizionamento).
 

N.B. La Legge di bilancio 2018 (la n. 205/17) reca una norma di interpretazione autentica della disciplina dell’IVA agevolata al 10% per le prestazioni aventi a oggetto interventi di recupero del patrimonio edilizio, secondo la quale la determinazione del valore dei “beni significativi” dev’essere effettuata sulla base dell’autonomia funzionale delle parti staccate rispetto al manufatto principale; si stabilisce, inoltre, che la fattura emessa dal soggetto che realizza l’intervento deve indicare, oltre al servizio oggetto della prestazione, anche il valore dei beni di valore significativo.


In merito al concetto di ‘bene significativo’ si specifica che in fattura l’aliquota ridotta si applica solo “fino a concorrenza del valore della prestazione“, cioè alla differenza tra l’importo totale dei lavori eseguiti e il valore dei ‘beni significativi’ acquistati.
 
Facciamo un ESEMPIO per maggior chiarezza:

Intervento di sostituzione del generatore di calore (con modello ad alto rendimento) dal costo complessivo di 4.500 euro, costituito da:

  • 2.500 euro come costo caldaia (bene significativo);
  • 2.000 euro come costo complessivo della prestazione, dei materiali e dei beni non significativi impiegati (es. tubi, raccordi).

In fattura i 2.000 euro di costo prestazione saranno assoggettati all’IVA 10%, mentre il costo caldaia (2.500 €) dovrà essere suddiviso in due parti:

  1. la prima, di 2.000 € (pari al valore della prestazione, dei materiali e dei beni non significativi impiegati), va assoggettata all’aliquota IVA 10%;
  2. la seconda, pari a 500 € (differenza tra costo caldaia e costo prestazione), deve essere fatturata con aliquota al 22%.

Nota: se il privato acquistasse autonomamente la caldaia e chiedesse all’installatore la mera prestazione d’opera (installazione), potrebbe beneficiare dell’IVA agevolata solo su quest’ultima e non sul bene caldaia (la cui IVA rimarrebbe al 22%).

Infatti come specificato dall’Agenzia delle Entrate, l’IVA al 10% per le manutenzioni ordinarie e straordinarie NON è applicabile:

  • ai materiali o ai beni forniti da un soggetto diverso da quello che esegue i lavori;
  • ai materiali o ai beni acquistati direttamente dal committente;
  • alle prestazioni professionali, anche se effettuate nell’ambito degli interventi finalizzati al recupero edilizio;
  • alle prestazioni di servizi resi in esecuzione di subappalti alla ditta esecutrice dei lavori. In tal caso la ditta subappaltatrice deve fatturare con IVA al 22% alla ditta principale che, successivamente, fatturerà la prestazione al committente con l’IVA al 10%, se ricorrono i presupposti per farlo.


IVA AGEVOLATA PER RISTRUTTURAZIONE

Gli interventi di restauro/risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, di cui all’art. 3, lettere ‘c)’ e ‘d)’ del D.P.R. 380/01, beneficiano dell’IVA al 10% – sia per i beni che per i servizi, senza alcuna distinzione o vincoli particolari riguardo all’acquisto diretto o meno da parte del privato – come previsto dal riferimento di legge, il D.P.R. 633/72.

La legge definisce “ristrutturazione di un impianto termico un insieme di opere che comportano la modifica sostanziale sia dei sistemi di produzione che di distribuzione ed emissione del calore; rientrano in questa categoria anche la trasformazione di un impianto termico centralizzato in impianti termici individuali nonché la risistemazione impiantistica nelle singole unità immobiliari, o parti di edificio, in caso di installazione di un impianto termico individuale previo distacco dall’impianto termico centralizzato” (rif. D.Lgs. 192/05 e successive modifiche e integrazioni).

N.B. Per l’intervento di ristrutturazione dell’impianto termico è necessaria la redazione della Relazione tecnica di cui all’art. 28 della Legge 10/91 e s.m.i., ovvero del cosiddetto “progetto Legge 10” da parte del termotecnico, nonché un titolo edilizio abilitativo (per quest’ultimo verificare presso l’Ufficio tecnico del Comune).


IVA AGEVOLATA PER PANNELLI SOLARI (termici e fotovoltaici)

L’Agenzia delle Entrate, con Risoluzione n. 269/E del 2007, ha fornito chiarimenti sull’IVA agevolata applicabile alle vendite di:

  • “impianti termici ad energia solare, detti anche ‘kit solari’, la cui funzione essenziale è quella di sfruttare al meglio l’irradiazione solare per trasformarla in energia termica”;
  • “singole parti componenti dei citati kit solari, quali i pannelli solari, i bollitori specifici per tali impianti, le pompe di alimentazione del flusso del liquido termovettore tra pannelli solari e bollitori all’interno dell’impianto”, a condizione che l’acquirente sia o l’impresa che installa/costruisce impianti solari o l’utilizzatore finale.

Quest’ultimo deve rilasciare, al venditore, un’apposita dichiarazione dalla quale risulti che i componenti acquistati saranno utilizzati per la costruzione dell’impianto solare di cui al riferimento di legge: punto n. 127-quinquies del D.P.R. 633/72.
 

A completamento di questa panoramica sull’IVA agevolata è opportuno ricordare che, nel caso in cui i componenti e/o impianti citati in questo approfondimento – ovvero caldaie, impianti di condizionamento, impianti solari, considerati dalla legge ‘beni finiti’ – siano acquistati per la nuova costruzione di una ‘casa di abitazione non di lusso’, risulta applicabile l’IVA al 4%.
 

I privati possono beneficiare sia delle agevolazioni fiscali (le detrazioni 50 e 65%, in particolare, sono valide fino al 31/12/15) che dell’IVA agevolata al 10% per i casi sopra descritti; un doppio vantaggio da non lasciarsi sfuggire!